IL GPL

Il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) si caratterizza per il suo elevato potere calorifico: per potenza energetica, infatti, supera il carbone, la legna e il gasolio.

I suoi componenti principali sono il propano e il butano, è atossico ed inodore; viene infatti appositamente odorizzato con sostanze specifiche che aiutano a rilevarne la presenza.

È una fonte ideale per soddisfare i bisogni energetici in casa o in azienda, all’aperto o in viaggio.

Grazie all’alto potere calorifico, il GPL è molto diffuso anche in ambito commerciale e industriale: dalla ristorazione all’artigianato, dalla produzione alimentare alla metallurgia, dal settore alberghiero all’agricoltura e all’allevamento.

È una fonte energetica sostenibile: non inquina il suolo, i corsi d’acqua o le falde. Grazie ad un basso contenuto di zolfo e ad una combustione completa, con modeste quantità di residui, si caratterizza per un ridotto impatto ambientale determinato dall’inquinamento derivante dalla sua combustione, favorendo una migliore qualità dell’aria e una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra rispetto agli altri combustibili fossili.
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Decalogo della bombola GPL

In Italia si verificano, ogni anno, incidenti gravi dovuto allo scorretto utilizzo delle bombole e al loro riempimento abusivo.
Una bombola di GPL (gas di petrolio liquefatto)piena, deve contenere al massimo l’80% di liquido ed il 20% di vapore. La bambola deve essere riempita esclusivamente fino al’80% del suo volume per evitare che scoppi, la verifica della tenuta della valvola può essere effettuata con una soluzione di acqua e sapone.
La bombola deve essere posizionata lontano da fonti di calore (camini, barbecue stufe..) e in un luogo areato per favorire il ricambio di aria. Se si sente odore di gas bisogna ventilare bene il locale, chiudere il rubinetto della bombola, evitare di provare scintille, RICORDATE: il GPL è più pesante dell’ara, per questo si distribuisce nella parte più bassa del locale e, sempre per questo, è vietato l’impiego delle bombole GPL nei locali interrati e seminterrati (dove potrebbe verificarsi uno scoppio).
Inclinare e capovolgere la bombola è pericoloso, il liquido potrebbe arrivare alla valvola e determinare situazioni pericolose, per questo la bombola deve sempre rimanere verticale, con il rubinetto in alto. La sostituzione della bombola deve essere eseguita con il rubinetto chiuso, tenendo ogni apparecchio elettrico lontano. I tubi colanti alla bombola devono essere cambiati ogni cinque anni e, la bombola vuota, non deve essere gettata o abbandonata, ma consegnata al rivenditore dal qual si acquista quella piena.
È severamente vietato dalla legge, in quanto molto pericoloso, riempire le bombole dai distributori GPL per automobili o mezzi artigianali. Solo gli stabilimenti autorizzati possono riempire le bombole, il riempimento abusivo è sanzionato penalmente e con ammenda pecuniaria. La sanzione colpisce direttamente l’utente.
Il riempimento di bombole per GPL nelle stazioni di rifornimento stradali è vietato dalla legge (D.lgs. n. 128/2006 – artt. 7 e 18) ed espone gli utenti a gravi rischi legati alla sicurezza poiché:
-non può essere garantito il corretto grado di riempimento delle bombole. Un recipiente completamente pieno di GPL, esposto ad esempio ad alte temperature, subisce un rapido innalzamento della pressione che può determinare anche lo scoppio del recipiente.
-non vengono effettuati i controlli di sicurezza necessari prima e dopo il riempimento stesso.
La normativa vigente punisce sia il cliente che il fornitore abusivo.

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STUFE CATALITICHE:
Descrizione, uso, consumi, sicurezza

Le stufe catalitiche con funzionamento a gas GPL risultano molto utili, essendo portatili sono caratterizzate da una grande manovrabilità.
I due lati esterni infatti ospitano due fori (maniglie) che facilitano lo spostamento della stufa da un locale all’altro senza troppa fatica. Il design delle stufe catalitiche è molto migliorato e ha trasformato la stufa stessa in un oggetto da arredamento.

Malgrado ancora oggi sia un luogo comune ritenere le stufe a gas pericolose, è necessario sfatare tali credenze in quanto le stufe catalitiche sono dotate (per legge) di sistemi di sicurezza che le rendono assolutamente sicure per l’utilizzo domestico.

Le stufe catalitiche, indipendentemente dal tipo, sono dotate di due tipi di sicurezza: la prima riguarda la fuoriuscita del gas Gpl. Un dispositivo chiamato termocoppia (l’aspetto è quello di un tubicino metallico lungo circa 1 cm e mezzo), lo stesso sistema che viene montato sui fornelli delle cucine a metano, provvede a bloccare la fuoriuscita del gas in caso di spegnimento della fiamma.

Il funzionamento della termocoppia è molto semplice, il tubicino metallico che agisce su una valvola che controlla il passaggio del gas, è posizionato vicino alla fiamma e, quando questa lo riscalda, la valvola lascia passare il gas. Quando la fiamma si spegne la termocoppia si raffredda e la valvola, in pochissimo tempo, blocca l’afflusso di gas così da impedirne la fuoriuscita nell’ambiente.

Il secondo tipo di sicurezza riguarda invece l’anidride carbonica; le stufe catalitiche non hanno tubo di scarico e durante il funzionamento la combustione del gas Gpl produce anidride carbonica che viene immessa nell’ambiente in cui è situata la stufa catalitica. A tal proposito si consiglia di utilizzare le stufe catalitiche in ambienti abbastanza grandi e con un buon ricircolo d’aria; in caso contrario, quando cioè l’ambiente in cui si utilizza la stufa non è ben areato, si consiglia di aprire per qualche minuto la finestra proprio per permettere il ricambio dell’aria.

Tornando al discorso della sicurezza, le stufe catalitiche, come dicevamo, sono dotate di un ulteriore sistema di sicurezza che è in grado di analizzare la percentuale di anidride carbonica presente nell’ambiente; se questa percentuale supera l’1,5 % allora una valvola apposita provvede a bloccare l’afflusso di gas Gpl al bruciatore spegnendo così la stufa catalitica.

A questo punto la stufa non può più essere riaccesa per un determinato periodo di tempo, periodo durante il quale l’ambiente riesce a ripristinare i normali livelli di anidride carbonica.

Le stufe funzionanti a gas Gpl si dividono in due categorie: stufe con pannello ad infrarossi e stufe con pannello catalitico.

Le stufe catalitiche con pannello catalitico, sebbene abbiano un pannello di dimensioni maggiori rispetto a quello ad infrarossi, hanno una resa calorica minore; questo perché la ceramica, materiale di cui sono composti i pannelli ad infrarossi, mantiene di più il calore e ne permette una diffusione più uniforme.

Le stufe con pannello catalitico hanno normalmente una resa massima pari a 3.100 W e sono indicate per riscaldare un ambiente di 25/30 mq; la potenza della stufa può essere regolata su tre livelli: minimo-medio-massimo. I consumi, rapportati alla potenza di funzionamento sono, espressi in grammi/ora: (min/med/max/) 140/170/210.

Questo significa che con una bombola da 15 Kg. di Gpl, la stufa, considerando un utilizzo di 4 ore al giorno alla minima potenza, avrà una durata di circa 27 giorni. Se consideriamo invece l’utilizzo della stufa alla media potenza, sempre per 4 ore al giorno, la durata della bombola scenderà a 22 giorni circa.

Le stufe catalitiche con pannelli ad infrarossi hanno invece una resa calorica di 4.200W e sono indicate per ambienti fino a 40 mq; anche in queste stufe la potenza è regolabile su tre livelli ed i relativi consumi espressi in grammi/ora sono: ( min-med-max) 110/205/300. Considerando il funzionamento per 4 ore al giorno ad una potenza media, la durata con una bombola di 15 Kg. sarà di 18 giorni circa.
Come abbiamo scritto le stufe a gas catalitiche e quelle a pannello ad infrarossi sono ormai dotate dei più moderni sistemi di sicurezza e per questo motivo sono da considerarsi estremamente sicure. Per mantenere però un alto livello di sicurezza è necessario effettuare alcuni controlli periodici come la verifica del tubo in gomma che dalla bombola va alla stufa catalitica oppure il controllo dello stato di usura del pannello catalitico. Tali controlli servono per prevenire potenziali perdite di gas che sarebbero estremamente pericolose.
QUESTI CONSIGLI NON SOSTITUISCONO IL MANUALE DI ISTRUZIONI. ATTENERSI SCRUPOLOSAMENTE AL MANUALE DI ISTRUZIONI FORNITO DAL COSTRUTTORE E FORNITORE DELLA STUFA CATALITICA.